Auguri Dario Marianelli: le sue cinque migliori colonne sonore
Chissà se anche in quel 21 giugno del 1963 Pisa era circondata dalla stessa patina afosa che ti toglie il respiro che si respira oggi. Fatto sta che in quel giorno di 55 anni fa nacque nella città toscana uno dei compositori di colonne sonore più famosi e apprezzati al mondo: Dario Marianelli.
Era il 1990 quando un ventisettenne Marianelli lasciò la propria città natale per entrare nell’universo cosmopolita, perennemente attivo e sveglio di Londra. Nella capitale inglese segue un corso postlaurea alla Guildhall School of Music and Drama e, dopo il diploma, ottiene una borsa di studio che gli permette di seguire i corsi di coreografia e composizione del Bretton University College diretti da Judith Weir e Lloyd Newson. Chi vive di arte in tutte le sue forme, Londra è la mecca perfetta, la culla dei sogni che possono diventare realtà. Dopo tre anni alla National Film and Television School a Beaconsfield, poco fuori Londra, ecco allora anche per Dario la tanto sospirata occasione per lasciare il proprio nome negli annali di storia cinematografica: Michael Winterbottom lo sceglie per musicare il proprio Cose di questo mondo, vincitore dell’Orso d’Oro al festival di Berlino. La strada dell’acclamazione universale è pronta a spianarsi dinnanzi a lui, tanto che nel 2004 Terry Gilliam gli chiede di comporre le musiche di I fratelli Grimm e l’incantevole strega. Quattordici anni e un premio Oscar dopo, Dario Marianelli continua a far scorrere veloci le proprie mani sui pentagramma, componendo alcune tra le più empatiche colonne sonore sentite sul grande schermo. In occasione del suo cinquantacinquesimo compleanno di seguito abbiamo selezionato le sue cinque migliori:
1. Espiazione.
Impossibile non partire da questo film. Seconda delle sue cinque collaborazioni con il regista Joe Wright, grazie a questa colonna sonora Dario si aggiudica nel 2008 il premio Oscar. Non vi erano sfidanti alla sua altezza quell’anno. Quello di Espiazione è un viaggio emotivo tra realtà e fantasia che Marianelli ha saputo perfettamente mettere in musica, esaltando ogni singolo momento, ogni singola emozione, ogni singolo tasto della macchina da scrivere.
2. V per Vendetta
Tratto dal romanzo grafico scritto da Alan Moore e illustrato da David Lloyd, V per Vendetta è stato prodotto e adattato per il grande schermo da Larry e Andy Wachowski. Ambientato in un Regno Unito futuristico e distopico, governato da un regime repressivo simile a quello del romanzo 1984 di George Orwell, il film vede al centro del proprio intreccio V, un rivoluzionario con il volto sempre coperto da una maschera di Guy Fawkes. Dario Marianelli ha saputo creare un perfetto tappeto musicale alle invettive rivoluzionari di V, esaltando il suo progetto di resistenza al totalitarismo del proprio governo. La colonna sonora è arricchita inoltre da due tracce musicali non accreditate a Marianelli: l’Ouverture 1812 di Pëtr Il’ič Čajkovskij e la quinta sinfonia di Beethoven.
3. Jane Eyre
Diretto da Cary Fukunaga il film tratto dal classico della letteratura inglese di Charlotte Bronte vede come protagonisti un Michael Fassbender appena lanciato dal successo di X-Men e Shame, e Mia Wasikowska. Dopo Orgoglio e Pregiudizio di Joe Wright, Marianelli si ritrova dunque un’altra volta a mettere in musica il non detto e le emozioni nascoste di due dei protagonisti più amati della letteratura inglese dopo Elizabeth e Mr. Darcy.
4. Anna Karenina
Uno studio musicale e folkloristico attento e costante della Russia di Lev Tolstoj, una composizione riccamente integrata di molti dei strumenti tipici suonati a quei tempi. Il risultato è una delle colonne sonore più conosciute di Dario Marianelli. Con Anna Karenina non solo si consolida la collaborazione con Joe Wright, ma il compositore pisano ottiene la sua terza nomination ai premi Oscar.
5. Kubo e la spada magica
Se quella che si respirava in Anna Karenina era l’atmosfera della gelida Russia di fine Ottocento, con Kubo e la spada magica (Travis Knight, 2016) Dario Marianelli con la sua musica trascina lo spettatore direttamente nell’antico Giappone. Una perfetta sincronia tra stop-motion visiva e musica quella che domina una delle opere d’animazione più interessanti di quell’anno.
Dopo la partecipazione a L’ora più buia (commovente la traccia “Radio Broadcast”) tra i prossimi progetti che vedono coinvolti Dario Marianelli annoveriamo Bumblebee, stand-alone movie dedicato all’adorabile autobot giallo di Transformers in uscita quest’anno e diretto sempre da Travis Knight, lo stesso di Kubo.
Tanti auguri Dario. E alla prossima nota musicale.
Elisa Torsiello